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Comunicare per crescere
Janus, il giallo firmato da Roberto Tira, arrivato già alla seconda ristampa, ha vinto il 27 giugno il riconoscimento di Marchio di Qualità per la microeditoria. Un poliziesco che ha tutti gli ingredienti per trasformarsi in una saga di successo. Un premio ambito, -quello aggiudicatosi dall’autore ferrarese- arrivato alla diciottesima edizione, organizzato dall’Associazione Culturale l’Impronta, in collaborazione con il Comune di Chiari, il patrocinio di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo in Provincia di Brescia.
Una trama avvincente dove la verità, come spesso accade, dimostra di avere due facce
Protagonista del giallo, edito da Freccia D’oro, è Achille Dalmasso, capo della polizia di Torino. Una fitta trama colma di colpi di scena e di vicende inaspettate che portano per la prima volta l’investigatore a seguire una pista sbagliata. Non uno, ma ben tre cadaveri di persone di alta estrazione sociale vengono ritrovati nella città, è possibile che ci sia un collegamento tra i delitti?. Per la prima volta nella sua carriera Achille si trova spiazzato: da sempre abituato a comandare il gioco, è costretto a mettere in discussione le sue certezze e le sue convinzioni. Abituato a condurre le indagini con l’esperienza di chi sa dove sta la giustizia, nel corso di queste indagini dovrà fare i conti con personaggi in cui il bene e il male si mischiano, proprio come accade per il Giano Bifronte.
Bob McTyra: lo scrittore poliedrico
Roberto Tira ha esordito dapprima con poesie e versi in rima, firmandosi con lo pseudonimo di Bob McTyra nel 2014 con il primo volume della trilogia “L’aria che t’ira” a cui, negli anni successivi hanno fatto seguito “Se ancora t’ira” e “T’ira! T’ira! T’ira”. Diverse le tematiche affrontate, dalla comicità all’amore, spaziando attraverso poesie sempre più intimiste. La saga ha il suo epilogo con “Le poesie nel loro piccolo t’irano”, chiaro omaggio a Gino e Michele, pubblicato nel 2019. Sempre sotto le mentite spoglie di Bob McTyra, lo scrittore ha messo in scena, assieme all’amico ed editore Marco Cevolani, uno spettacolo teatrale intitolato “Cammello rosa on stage”, la trasposizione teatrale di numerose scene pubblicate in libertà sul web. E’ stato anche il protagonista del corto cinematografico “M, l’ultima indagine del professor Lohman”, iscritto al premio cinematografico del David di Donatello. Cimentandosi anche nella letteratura per ragazzi, ha pubblicato il racconto illustrato “I Ron”, un racconto che parla di disabilità, attraverso gli occhi di un dolce e tenero airone. Dal libro è stato tratto uno spettacolo teatrale, messo in scena nel 2015.
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